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Maggioranza di
centrosinistra, il rilancio passa da un vertice tutto «politico» che si
terrà stasera. Per la prima volta a studiare la situazione della compagine
che guida Palazzo dei Domenicani non sarà la «classica» riunione di
maggioranza, che comprende sindaco, assessori, consiglieri e segretari
politici dei partiti: stasera alle 20.30, presso la sede della Margherita,
si riuniranno solo segretari politici e capigruppo consiliari di
Margherita, Ds e Udeur: sei persone in tutto che esamineranno le prossime
scadenze che attendono l'amministrazione comunale. Alla riunione la
Margherita porterà in discussione l'introduzione del metodo delle
primarie, ma c'è da scommettere che il «tavolo dei sei» affronterà anche
il caso Udeur: nell'ultimo Consiglio, infatti, il partito del Campanile
(che appoggia dall'esterno la giunta di Remigio Venuti) si è
clamorosamente spaccato sul bilancio; il capogruppo Amedeo Sabato si è
astenuto, a causa dello scarso coinvolgimento nelle scelte amministrative,
mentre il presidente del consiglio comunale Paolo Zompì ha votato a
favore. La coesione e la compattezza della maggioranza, concordando le
prossime mosse consiliari, saranno quindi sicuramente all'ordine del
giorno del «tavolo dei sei», che programmeranno il calendario
amministrativo e consiliare e individueranno gli obiettivi delle varie
forze politiche. L'intento dell'iniziativa, partita dalla Margherita, è
quella di mediare le tensioni interne della maggioranza, coinvolgendo l'Udeur
nella programmazione del calendario amministrativo. Ammesso, naturalmente,
che il sindaco Venuti e il presidente del consiglio Zompì siano d'accordo
nel farsi dettare l'agenda politica dai capigruppo e dai segretari dei
partiti di maggioranza. Nessuno si sbilancia sull'esito del vertice di
stasera, mentre il capogruppo della Margherita, Antonio Maggio, spiega
che, oltre alla discussione sulle tematiche amministrative, intende
mettere sul tavolo un argomento che scotta: le primarie. «Si tratta di un
metodo - afferma Maggio - che eleva la partecipazione dei cittadini e la
democrazia diretta: ecco perché vanno applicate in tutte le elezioni,
dalle politiche alle amministrative». Mentre alle politiche manca meno di
un anno, la scadenza naturale del Venuti bis dovrebbe avvenire tra quattro
anni. Il tempo, insomma, ci sarebbe tutto e Maggio, disponendo
dell'appoggio del gruppo della Margherita, conta di strappare un impegno
alle altre forze politiche. «Tra l'altro l'esperienza pugliese - spiega -
dimostra che le primarie, oltre a rappresentare un complemento essenziale
in un sistema elettorale uninominale, possono essere utili anche a far
crescere il consenso della coalizione»
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