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Oggi, durante una pausa, stavo navigando sul sito
Tuttocasarano.it. : solite cose, solite notizie, peraltro utili ed
interessanti per me che la mia città la posso vivere poco.
Poi, apro casualmente la
pagina in cui Paolo, amico di Ravenna, scrive suoi pensieri su quello che
accade oggi. Niente di male, per carità: lo facciamo tutti, lo faccio
anche io adesso, va da sé.
Ma poi, mi è saltata una
delle ormai poche sinapsi funzionanti che mi sono rimaste.
Ma si può ancora
continuare a parlare di Santo Padre (Santo? Padre?! E di chi, poi...), di
religione, di pensieri buttati fuori da chi dall’alto di uno scranno
predica e dice tutto quello che gli passa per la mente! Il Padre Santo di cui sopra, o chi per lui, forse non
ricorda che le crociate le hanno “sponsorizzate” i suoi Santissimi e
Venerabili predecessori. E non è che abbiano fatto molto meno danno, in
termini di vite umane, di quello che stanno procurando oggi il loro
colleghi musulmani. Certo, mi direte, pochi mesi fa ha chiesto scusa per
quegli eccidi: e provate voi a farvi chiedere scusa da chi ha appena
stuprato, massacrato ed ucciso un vostro ipotetico bambino in Ossezia,
giusto per citare gli ultimi fatti. Vedete che effetto vi fa...
Basta! Davvero non se ne
può più di gente che sa solo parlare, e predicare il perdono ed il bene.
Come se per perdonare o per fare del bene si debba far parte per forza di
una setta religiosa quale quella cattolica. Mi parlate di Dio, di Santi, e
di tutte queste cose: ma dov’era il vostro Dio quando una mattina di
settembre crollava il tetto di una scuola in Molise, uccidendo poco meno
di trenta bambini (BAMBINI! Che avranno mai fatto di male loro...);
dov’era la Vergine che venerate quando due anni fa in Inghilterra Jessica
e Holly venivano violentate ed uccise da chi le aveva viste crescere; dove
erano i vostri Santi quando la mamma del piccolo Samuele uccideva a
coltellate quella povera creatura. Che avevano da fare di tanto importante
queste personalità per non perdere qualche minuto dell’eternità e
proteggere chi da solo non può farlo.
Capite. Erano bambini.
Ora, chi mi conosce sa che non mi piacciono molto i bambini, ma la cosa
che più mi da fastidio è sentire che ci sono persone che sono in grado di
provocare loro dolore o morte. E non mi va che qualcuno faccia di questi
avvenimenti mera pubblicità di convenienza, come i preti ed i loro diretti
superiori.
Tanto altro avrei da dire
sulla religione come “malattia”, ma poi rischio di diventare offensivo e
cattivo, se già non lo sono stato. E poi, non ho tempo da perdere, né
voglia di farlo.
Un’ultima cosa: è ovvio
che non ho nulla contro il buon Paolo, non lo conosco personalmente e non
sono in grado di esprimere giudizi. Le sue riflessioni mi sono servite
solo da spunto.
Cordialmente, Daniele Morelli
Riporto una replica scritta sul
nostro Forum su quanto scritto da Daniele Morelli.
Macchia mediterranea
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Post: 29
Registrato il: 24/05/2004
Membro Junior
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stavolta hai ragione
in effetti è meglio pubblicare i deliri di uno che sa, piuttosto che
quelli di uno che non sa...
comunque ti dò ragione, Daniele le tue considerazioni sulle
responsabilità della Chiesa sulle Crociate sono intempestive e
inappropriate.
innanzi tutto non si può rimproverare un Papa per quello che i suoi
predecessori hanno fatto secoli prima;
in secondo luogo anche se uno ha fatto degli sbagli in vita sua non
vuol dire che tutto quello che dice è fazioso o falso o sbagliato. se
no a sto punto dovremmo stare tutti zitti;
e per finire, il tuo intervento è sbagliato nel merito, perchè
Giovanni Paolo II ha riconosciuto e chiesto scusa per tutti gli sbagli
della Chiesa, anche se non ascrivibili a lui: ha riabilitato Galilei,
ha chiesto perdono agli Ebrei per tutte le volte in cui la Chiesa si è
macchiata di antisemitismo, ha riconosciuto che tutte le guerre di
conquista, le colonizzazioni violente che non hanno avuto rispetto per
la vita umana sono state degli errori.
Quindi, per rispondere alla domanda che poni nel tuo intervento, il
Papa ha dimostrato di sapere benissimo le cose di cui parli ed ha
agito di conseguenza. Credo anzi che nessun leader religioso a mondo
abbia contribuito tanto al dialogo e alla pacificazione tra religioni
come Giovanni Paolo II.
se poi ti dà fastidio che qualcuno lo chiami in quella maniera, beh
rispetta in silenzio l'opinione religiosa, o il primo intollerante
sarai proprio tu.
io, come vedi, per rispetto alle tue orecchie, non l'ho chiamato se
non col suo titolo di Capo di Stato, come chiamerei la Regina
Elisabetta anche se non sono suo suddito. |
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